( dalla BugRedazione)

From wikipedia.it: In una società umana un tabù è una forte proibizione (o interdizione), relativa ad una certa area di comportamenti e consuetudini, dichiarata "sacra e proibita".
Decisi più che mai a uscire dalla rigida proibizione di vincere un set o  addirittura una partita in cui li .org erano caduti nell’ultimo mese, i nostri "eroi (?)" si presentano in palestra con amuleti e rituali vari. C’è chi porta la mamma, chi la cognata, chi cambia posto nello spogliatoio, chi rispolvera le mutande dell’ultima vittoria, chi raccatta i calzini ormai bucati di quando faceva il minivolley.

C’è addirittura chi manda a quel paese il suo consueto compagno di riscaldamento accusandolo di portare sfiga e si narra che persino Amelia di Paperino si sia disturbata a fornire una qualche mistura magica per l’interruzione della maledizione.
La formazione del primo set è fatta e il coach la scrive in ordine rigidamente inverso rispetto a quella dell'ultima tragica partita in modo da non richiamare i numi disturbatori di Venerdì scorso.
Il set scorre via in modo abbastanza equilibrato anche se gli org sono sempre avanti e sembrano poter gestire la partita. Ci sono i soliti errori, ma quando non si sbaglia si prende il largo. Un brivido lungo la schiena corre quando cade l'ultima palla: abbiamo vinto un set, non accadeva da Ottobre (2010): già è stato detto che Venerdì arriva la neve a Milano?
Stessa formazione nel secondo Set (usando lo stesso andamento della penna per scriverla). Si parte forte, fortissimo, troppo forte tanto che sbandiamo come dei neopatentati col tasso alcolemico superiore a 3 in una serata post aperitivo. Non si passa più, ci infilano una collana di punti da far invidia a Cartier. Cambio estemporaneo: Luca va all'Opposto e Carlo si mette ad  alzare. Luca mette giù palla, qualcuno forse ha sfilato l’ago dalla bambolina della nostra squadra. Usciamo dal momento critico, ripartiamo e increduli chiudiamo il set. Il dirigente mormora: abbiamo mosso la classifica (si narra che nello stesso momento un allineamento astrale abbia posto Plutone in linea perfetta con il pianeta Fleed di Goldrake).
Nel terzo set si cambiano le carte. Quando si gioca a scopone si usa il termine "sparigliare", qui invece verrebbe da dire "spararsisulle...": pronti e via 9-0 per gli avversari. Qualcuno sta punzecchiando la nostra bambolina con un kalashnikov?
Il dirigente comincia a tirare giù personaggi molto importanti mentre il coach si accascia senza parole nell'angolo più remoto della palestra. Ma i nostri hanno deciso di stupire e rientrano piano piano in gara. Dona dà fiato a Frà, Luigia cambia David in seconda linea, Caterina fa il verso a Carlo durante un tempo e si arriva a 23 pari con palla in mano. A questo punto è bene quel che finisce bene? E chi mai ha detto questa baggianata? Si perde 26-24 dando nuove speranze agli avversari. L’allineamento tra pianeti è andato a farsi un giro.
Quarto set con la formazione dei primi due (come l’avrà scritta il coach?). A parte una chiacchierata di Marco con la sua panchina che per poco non lo trova impreparato alla battuta avversaria, la squadra mostra voglia e concentrazione. Il set sembra chiuso, la bambolina salva, l'allineamento astrale vicino, i dischi volanti di Vega ricacciati indietro, ET pronto a tornare sulla Terra, Monica Bellucci sta per mandare una mail per chiedere se può venire ad allenarsi con noi, quando ci fermiamo di nuovo e non passiamo più. Questa volta però qualcuno (chiamatelo come volete voi) si ricorda di noi promettendoci la vittoria in cambio della Bellucci (che a questo punto abbiamo sacrificato, fatto bene?) e con un aiuto del soffitto la partita finisce.

Cioè... abbiamo vinto!

Buh al Tabù..........................

Ora come si farà a ripetere tutti i gesti necessari per vincere a Gennaio?
Forse sarà il caso di allenarsi un po’ con la voglia di migliorare e la convinzione che lo si può fare.



By Carlo