Picci: chiama le corte e sfugge a manifeste finte. Riceve bene ed è prontissima nelle coperture, suggerisce e cazzia le compagne, ma solo a scopo benefico. La regola dell’amico (883)

Nu: cazzuta come sempre, qualche ricezione sballata, canna una battuta al tie break sul 14-5 per noi che dà il via ad una tremebonda rimonta avversaria (finisce 15-9). Ma archiviato l’errore, si raccoglie in preghiera e resta unita alla squadra fino alla vittoria, credendoci fermamente. Livin’on a prayer (Jon Bon Jovi)

Pia: non ci fa mancare attacchi che portano punti, qualche incomprensione col soffitto, ma stasera quest’ultimo è davvero dalla nostra parte e non possiamo rimproverargli nulla. Incita la squadra con femminilità sbattendo le ciglia pittate, ma non rinuncia ad esultare agguerrita petto a petto con FraScout, come veri giocatori di rugby. Urlando contro il cielo (Ligabue)

Daniela: precisa in ricezione, cerca qualche attacco appendendosi alla parete della palestra laddove il Berta è solito rifilarle l’alzata, copre bene, ma spesso viene coperta da un FraScout impiccione, dimostra santa pazienza. Patience (Guns N’ Roses)

Puccio: qualche attacco che sventa il muro avversario e qualche muro che sventa attacchi avversari, ma troppo spesso entra ed esce dal campo. Io vagabondo (Nomadi)

FraScout: come al solito alza un po’ troppo il gomito, allungando braccini singoli al recupero di pallette che sarebbero finite regolari fra le bagher-braccia di una perfetta copertura (mancanza di fiducia?). Qualche celebre secondo tocco dei suoi va a segno, altri sbirillano in modalità flipper fra le pareti della palestra. Si accoppia ripetutamente con il Berta dando adito ad una relazione instabile che si ripercuote sulle alzate di quest’ultimo. Only you (Platters)

Luca: eccellente esordio nel Bug si svela davvero potente e sicuro di sé anche sotto pressione agonistica, nonostante i repentini cambi di posizione sotto rete. Sferra attacchi di notevole impatto, alcuni stampati (e non coperti dai compagni, ma solo per la potenza inferta), altri puntati dritti alla diagonale stretta nei 3 metri o in lungo linea. C’è aria di belle novità... Wind of change (Scorpions)

Berta: Ruolo: palleggiatore stilisticamente inguardabile. Palle lunghissime, illustri studiosi delle parabole ancora non si spiegano la riuscita di alcune alzate all’indietro, nettamente migliori rispetto a quelle tradizionali in front. Arriva sempre precipitoso e scoordinato, 5 set sono tanti per il brizzolato, così sfodera creatività e propone la nuova versione di muro “arcobaleno”, saltando in posizione 3/4 con atterraggio fuori pista... fuori campo! Non ho (più) l’età (Gigliola Cinquetti)

MarcoV: presente in ricezione, impercettibile in attacco a causa della breve permanenza in campo. Si può dare (molto) di più (Morandi-Ruggeri-Tozzi)

Serena: riceve con pregevole abilità una palla da lungo linea. Poco sfruttata, ma in quel poco dà il meglio. La descrizione di un attimo (Tiromancino)

Perry: nonostante incespichi fra le sue stesse gambe e a dispetto di un erroraccio in battuta causato dall’emozione di una gremita tribuna, rotola al recupero di tutto senza paura. Stasera mi butto (Rocky Roberts)

Raff: sferra alcuni dei suoi mirabili attacchi, con qualche stampata subita, ma anche recuperata, sfodera un nuovo tocco palmo rovesciato indietro spalle alla rete, che con molto sex appeal coglie gli avversari talvolta impreparati. Self Control (Raf)

Mister: di umore variabile, ma tendente al sereno, si presenta fin da subito serio e concentrato, pronto a navigare e combattere in immersione, ma pur sempre vigile in superficie con i siluri puntati. Conforta la squadra nei mille time out richiesti, esulta a palla quasi ancora in gioco come dire “Ci crediamo tantissimo!” e sobbalza sugli ultimi sofferti punti al tie break. Yellow submarine (Beatles)

Fra&Ste: refertista e segnapunti ineccepibili. La coppia più bella del mondo (A. Celentano)

By Perry